in-8, pp. (12), 126, (1), leg. cart. rust. coevo con tit. mss al d. Piacevole operetta in cui sotto forma di dialogo tra Delio e Filarte (nomi di fantasia) si discorre dell’amore, di come resistervi, degli effetti che produce, della bellezza, dell’oggetto d’amore. Sulla I cb. una note ms di calligrafia antica cita: “Questa è la prima edizione / che fù sospesa, per l’Argomento / del capit. V, e poi permessa con / correzione”. Nel cap. V l’A. sosteiene che l’amore non può resistere a “l’ultima compiacenza” cioè non può continuare ad esitere una volta consumato il rapporto amoroso. Manca a Cicogna e Soranzo. Raro. [367-5]
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DELL’AMORE. Dialogo di… Gentiluomo Veneziano.
Esaurito