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BENACUS. Nihil est ab omni parte beatum.

Esaurito

LOC03-415 Verona apud A. Puteolum 1546 ,
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in-4 antico, cc 94, leg. p. perg. floscia coeva con legacci (mod.) e tit. mss al d. Bella vignetta in legno al front. Dedicat. a Cristoforo Mandruzzo. Una delle più antiche descrizioni del lago di Garda con i riferimenti ai paesi delle due sponde. Indice delle località citate a c. 4 verso. Coleti 91: “Sebbene sia questo un poema, contiene nulladimeno tali particolarità sul Lago, che non istà male in questa serie di Storie”. Lozzi 348: “Raro”. Ceresoli p. 80: “… I canti IV e V sono dedicati in gran parte ai pesci del lago (carpione, sardina, trota, tinca, anguilla, ecc.), alle varie tecniche di pesca usate per ciascuno di essi,… e anche alla cattura delle allodole e dei tordi, con l’indicazione dei luoghi più favorevoli. Prima e rarissima edizione di questo poema didascalica, l’unico tra gli antichi che tratti della pesca e dei pesci del Benaco”. Alcune cifre annotate a penna all’angolo sup. del front. Note manoscritte di calligrafia antica sull’ultima cb. Belliss. esempl. a larghi margini. [177]