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COMMENTARII secundo aucti, in libros sex Pedacii Dioscoridis Anarzabei De medica materia. Adiectis quamplurimis plantarum, & animalium imaginibus quae in priore editione non habentur, eodem authore. His accessit eiusdem Apologia aduersum Amathum Lusitanum, quin & censura in eiusdem enarrationes.

Esaurito

CAT19-385 Venezia ex officina Erasmiana 1558 , ,
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2 parti in un gr. vol. in folio, pp. (100), 776; 50, (2), leg. p. perg. coeva con tit. mss al d. a 4 nervi. Marca tipogr. in legno ai front. raffigurante un serpente attorcigliato a un bastone a T sostenuto da mani che escono dalle nuvole, ripetuta anche al fine. Con moltissime inc. in legno nel testo raffiguranti animali, piante, erbe medicinali, e insetti. Il sesto libro comprende De Venenis e De Venenatis animalibus, opere di attribuzione incerta. Aggiunto, con proprio frontespizio, una apologia rivolta allo spagnolo Amato Lusitano (pseudonimo per J. Rodriguez de Castello Branco, 1511-1568). Celebre commento al testo originale dello scienziato del I sec. a. C., frutto degli studi di botanica e farmacologia del medico toscano (Siena 1501 – Trento 1577), per lunghi anni medico degli Asburgo. Seconda ediz. latina (la prima del 1554) nella quali si aggiunsero rispetto alla precedente ben 133 legni degli artisti Giorgio Liberale e Wolfgang Meyerpeck, tanto famosi da essere di modello per la produzione di erbari illustrati per tutto il XVII. Il Liberale era un giovane pittore di Udine e ritrasse le piante che il Mattioli gli forniva, vive o diseccate, con eleganza e naturalezza: preparò un corpus di ben 562 disegni, più di quanti ne fossero mai apparsi in altri libri. “Per l’impresa delle quasi mille silografie del Dioscoride del ‘58 il re [Ferdinando I] gli donò cinquecento talleri d’argento <>… e completò il finanziamento dell’opera”. (da Pesenti, L’editoria botanica, sta in “Trattati di prospettiva….”, Vicenza, Neri Pozza, 1985, p. 92 e sgg). Wellcome 4139. Nissen 1305. Pritzel 5985. Alcune figure recano lievi tracce di colorazione. Sulla prima carta bianca e foglio di sguardia antiche annotazioni ad inchiostro. Qualche lieve gora marginale sulle prime pagine, ma ottimo stato di conservazione considerando che questo genere di testi venivano quotidianamente consultati e annotati. [058]