COMPENDIO di Aritmetica (sulla prima carta bianca). Saggio ossia Compendio di Aritmetica Teorico Pratica (sulla carta 1r).

manoscritto cartaceo in-4 (mm. 254×190), 1 cb, ccnn 120, 1 cb, leg. carta dec. settecentesca. In chiara grafia settecentesca. Opera autografa ed inedita del matematico bresciano (Brescia 1731 – Verona 1811) noto anche per le sue “Dissertazioni di architettura civile e ingegneria”. Molte sue opere, tra cui questa nostra, rimasero inedite come riferisce il Peroni (Biblioteca Bresciana, 1818) che ci fornisce un elenco completo di titoli di cui -dice- “furono andati perduti i mss originali”. Questo titolo manca anche alle opere ascritte al C. sulle bibliografie di Riccardi e sul DBI. Particolarmente interess. sono le parti che riguardano la decuplicazione del cubo, le regole del commercio, regola del “tre diretto” e regola aurea, conversione di monete dei vari stati italiani. Nel capitolo dedicato alla “Regola di partizione doppia” l’A. ricorda la sua amicizia con l’abate Gaetano Merzagaglia veronese e il suo “fascietto di pratiche matematiche” tessendone gli elogi e ricordando la polemica che il Merzedaglia ebbe con un frate che gli contestò l’opera. Intercalati nel testo calcoli ed esempi aritmetici. Belliss. esempl. in perfetto stato di conservazione. [132]