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DE GLI INVENTORI DELLE COSE Libri Otto. Tradotti per Francesco Baldelli.

1 disponibili

CAT14-358 Brescia Domenico Gromi 1680
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in-4 antico, pp. (56), 383, 1 cb, leg. p. perg. coeva con tit. mss (post.) al d. Front. a due colori. Bell’antip. inc. in rame da Isabella Piccini con figure allegoriche. Picc. vignetta xilogr. al front. con l’Annunciazione. Dedicat. a F. L. Martinengo, A. e I. Fenarolo, G. A. Averoldo, datata Brescia 1680 e firmata da D. Gromi. Francesco Baldelli, originario di Cortona, è noto come traduttore di calssici e per aver collaborato alla Collana Istorica del Giolito. Versione italiana di una famosa opera di erudizione in cui si descrivono le più importanti invenzioni e scoperte nel campo della storia, delle scienze, della natura, etc…: origine dei giochi, pietre preziose, religioni, arti pittoriche, riti e costumi, ordini religiosi. Il capitolo più interessante e curioso è senza dubbio il terzo in cui si danno notizie di agricoltura, enologia, caccia, pesca, cucina, costruzioni architettoniche, navigazioni, strumenti, e molte altre particolarità. Bmc p. 952. Spini, Edizioni bresciane del Seicento, 790. Mazzucchelli II, p. I, pag. 101 per ediz. precedente. Alcune chiose di calligrafia antica. Picc. dif. alle cuffie ma bell’esempl. [117]

Peso 1 kg