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DELLE ANTICHITA’ ESTENSI ED ITALIANE. Trattato di… Bibliotecario del Serenissimo Rinaldo I Duca di Modena, Reggio, Mirandola, &c. Parte prima in cui si espone l’origine ed antichità della casa d’Este, e la sua diramazione nella linea reale ed elettorale del regnante monarca della gran Bretagna Giorgio I e de i duchi di Brunsuic, e Luneburgo, e nella linea de’ marchesi d’Este, de i duchi di Ferrara, di Modena &c. Delle antichità estensi continuazione, o sia parte seconda, composta, e dedicata all’altezza serenissima di Francesco III duca di Modena, Reggio, Mirandola &c….

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LOC15-077 Modena Stamperia Ducale 1717-1740 ,
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2 gr. voll. in folio, pp. XXXI, (24), 439; (16), 736, bella leg. unif. p. perg. coeva con tit. mss ai d., tagli spuzzati, in custodia in tela rigida blu (primo Novecento). Al primo vol. splendido antip. inc. in rame da Francesco Maria Francia su disegno di Antonio Consetti Modenese, raff. il re d’Inghilterra Giorgio I. Gr. fregio xilogr. al front. e capilett. xilogr. Con 12 tavv. di alberi genealogici e altri n.t. Al secondo vol. incis. in rame al front. raff. la medaglia di Francesco III, inc. da G. Benedetti su dis. di D. Fratta. Con una tavola genealogica da aggiungersi alle 12 del primo vol. Una delle opere maggiori dello storico modenese (Vignola 1672 – Modena 1750) alla cui stesura dedicò molti anni, in seguito agli studi sulla Casa d’Este nella controversa questione della giurisdizione della stessa sulle terre di Comacchio contro la Santa Sede. In quegli anni il Muratori accompagnato dal suo allievo e segretario Pietro Gherardi visitò molti archivi pubblici e privati in tutta l’Italia del nord raccogliendo molto materiale che sfociò nella composizione di questa sua prima opera prettamente storica, e divenendo il fondatore della moderna storiografia scientifica. Prima edizione. Brunet III, 1950. Graesse IV, 627. Tiraboschi, III, pp. 334 – 335: “Ancorchè il Muratori niun’altra opera fuorche questa ci avesse data, meriterebbe per essa sola distinto luogo fra i più eruditi illustratori della Storia de bassi tempi”. Sorbelli II, 150. Opera di indubbia rarità, fresco esempl. marginoso, salvo un minimo dif. alle unghie al primo vol. [213]

Peso 8 kg