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I CANTICI DI FIDENTIO GLOTTOCHRYSIO Ludimagistro. Con aggiunta di poche altre vaghe composizioni del medesimo genere. Alcune delle quali ora solamente sono date in luce.

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CAT11-392 Vicenza. P. Berno 1743 ,
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in-8, pp. (24), LXXVII, (2), leg. cart. colorato coevo. Front. a due colori. Antip. inc. in rame da Filosi raff. ritr. dell’A. L’ediz. critica più autorevole del XVIII sec. dei canti dell’anonimo autore composti in chiave ironica. Le atttribuzioni sono state numerose: da Ippolito Aldobrandini (poi Papa Clemente VIII) a Pietro Giunteo, a Ercole Fortezza, ma la più accreditata sembra quella a camillo Scrofa Vicentino. Interess. è la lunga prefazione, firmata P. T. cioè Paolo Tavola Vicentino, premessa all’opera in cui si analizza la dibattura questione. A questa edizione sono inoltre aggiunte alcune rime attribuite al medesimo autore, i Cantici di Jano Argyroglotto ad Heryllo, altre di Giambattista Gorgo Vicentino, altre di incerto autore. Melzi I, 405-406. Bell’esempl. posseduto dall’architetto vicentino Ottone Maria Calderari, come da nota ms su verso della prima cb. (Libro di me Ottone / Maria Calderari).

Peso 1 kg