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IL DIOSCORIDE dell’eccellente Dottor Medico… da Siena, coi suoi Discorsi da esso la seconda volta illustrati & diligentemente ampliati. Con la giunta del sesto libro de i rimedi di tutti i veleni, da lui nuovamente tradotto & con dottissimi discorsi per tutto commentato. Con la giunta di tutte le figure delle piante, delle herbe, delle pietre, et de gli animali, tratte dal vero & istesso naturale & non più stampate.

LG

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CAT29-215 Mantova appresso Iacomo Roffinello 1549 ,
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2 parti in un vol. in-4 antico (mm. 220×155), ccnn 31, 1 cb, cc 500; 63, ccnn 4, bella leg. p. perg. coeva rimontata, con unghie. Marca tipogr. in legno al front. Dedicat. al Cardinal Madruzzo Vescovo di Trento. Iniziali xilogr. Con centinaia di bellis. xilogr. n.t. raff. animali, fiori, piante. I primi quattro libri trattano di specie botaniche, e animali, prodotti della terra, radici e semi; il quinto libro di viticoltura e mineralogia e infine l’ultimo dei veleni e diversi rimedi. Rara edizione mantovana del celebre erbario del Mattioli, pubblicata solo pochi anni dopo la prima veneziana del 1544 ma per la prima volta con l’aggiunta delle figure, e come sembra non approvata dall’A. Preti, in DBI: “La fama del M. e della sua opera principale aveva ormai varcato i confini della penisola. La traduzione di Dioscoride ebbe un notevole successo editoriale, tanto che fu stampata da tipografi senza scrupoli in edizioni non approvate dal M. e con notevoli errori, come avvenne a Mantova per i tipi di G. Ruffinelli nel 1549”. Andreoli, “A voi gran lodi e allo stampatore gran guadagno”. Vincenzo Valgrisi stampatore e libraio del Dioscoride del Mattioli…” Sansepolcro: 2015, p. 69-85: “I Discorsi però erano privi d’illustrazioni, probabilmente perché vi si era opposto l’autore che le giudicava super?ue, se non fuorvianti; allestire un corredo di xilogra?e originali signi?cava d’altronde dover a?rontare spese ingenti per l’intaglio e la stampa. Se il Mattioli e il Valgrisi preferirono allora accantonare il progetto, lo stampatore mantovano Giacomo Ru?nelli dovette pensare che un’edizione in qualche modo illustrata avrebbe sempre e comunque incontrato il favore del grande pubblico rispetto a una che ne fosse priva. Con l’edizione valgrisina del 1548 fresca di stampa in mano, all’insaputa dell’autore, egli ristampò l’intero testo, intercalandovi numerose xilogra?e ricavate soprattutto dall’Herbarum, arborum, ‘uticum, ‘umentorum ac leguminum … imagines ad vivum depictae pubblicato a Francoforte da Christian Egenolf due anni prima”. Ferrari, Cinquecentine mantovane, 109. Rhodes, A bibliography of Mantua ,in “La Biblio?lia”, LIX (1957), pp. 23-34. Pescasio, L’arte della stampa a Mantova… 1971, pp. 167-79. Wellcome I, 4130. Manca all’Adams. Pritzel 5986 nota. Manca a Nissen. Errori nella numerazione delle pagine, con salto di numerazione da 353 e 446. Antico restauro a pag.314. Picc. lavoro di tarlo al margine bianco interno delle prime pp. Qualche sporadica antica annotazione marginale. Ex libris. Belliss., fresco e marginoso esempl. di opera raramente completa come annotano diverse biblioteche italiane che la possiedono mutila. [215]

Peso 1 kg