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IL ROCCOLO. Ditirambo di Aureliano Acanti Acc. Olimpico Vicentino.

Esaurito

CAC-046 Venezia Pezzana 1754 , ,
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in-4 gr., pp. XXIV, 67, leg. cart. rust. coevo con tit. mss al d. Dedicat. al Sig. Gelio Ghellini, proprietario della villa raff. nella tav. Front. con bella vignetta inc. in rame raff. Bacco sulla botte. Con una gr. tav. rip. a pag. 1 (mm. 480×330) inc. in rame dal veronese D. Cunego: raff. la villa veneta e il roccolo dei Conti Ghellini in Novoledo vicino a Verona. Altre belliss. testat. e final. sempre in rame firmati dal Cunego. L’opera interessa la caccia e l’enologia, essendo descritte ed esaltate le qualità dei vini del territorio vicentino: corbino (“…il quale nuovo riesce dolce e quindi acquista un’aromatica qualità… e quanto più invecchia tanto più diventa perfetto”), marzemino, vino turco dei Conti Barbarani, vespaiuolo, occhio di pernice di Montorso, granaio delle colline di Schio, tordello, pomello balsamico di Breganze, grappello, covolo, prosecco di Monte Berico, etc… Aureliano Acanti non è altro che l’anagramma di V. Canati (Vicenza 1706 – 1787), sacerdote dell’ordine dei Teatini, letterato e poeta arcade. Rarissima ediz. orig. di pregiato testo figurato. Lapiccirella 140. Ceresoli p. 27. Rumor I, 340.4. Morazzoni cita esempl. di sole 67 pp. Magnifico esempl. a larghi margini in barbe. [104-10]