LA GALATEA Poema Lirico con l’allegorie dell’Accademico Veneto Sconosciuto.

in-16, pp. 216, leg. settecentesca p. pelle con fregi oro al d. Tagli spruzzati. Fregi e testat. xilogr. Belliss. front. inc. in rame con tit. entro cornice barocca con putti e figure allegoriche. Con 16 tavv. in rame n.t., una per ogni canto, che illustrano il mito di Galatea, le prime sei con ambientazione marina, nella altre compaiono diverse divinità. Ediz. orig. molto rara di poemetto dedicato al mito greco di Galatea, ninfa del Mare, innamorata di Acri poi trasformato nel fiume che scaturice dall’Etna. Il nome dell’autore si evince dalla seconda edizione del poema stampata a Cremona nel 1628 in cui lo stampatore Giacinto Belpieri dichiara che l’Accademico Sconosciuto altri non è che il nobile veneziano Girolamo Priuli. Molto più ricercata questa prima edizione perchè con i rami, mentre la seconda di Cremona non è illustrata. Qualche brun. e in un paio di casi lieve abrasione alle illustrazioni. Picc. dif. ai capitelli e legg. abrasioni della pelle. Piantanida 2835. Melzi I, p.13. Bell’esempl. marginoso. [714]