gr. vol. in folio (mm. 310×240), ccnn 8 (per gli indici), cc 191, ccnn 38 al fine bianche, leg. p. perg. coeva con tass. al d. recante la scritta Scriture per stampo talari. Tagli rossi. Indice dei decreti e indice degli inserti allinizio del volume. Documentazione sulla decisione della Repubblica di Venezia di coniare una nuova moneta, il tallero. A tal fine, nella seconda metà del diciottesimo secolo, fu allestito un particolare macchinario per la coniazione di talleri in argento da usarsi per gli scambi con il Levante. Fu preso a modello il tallero di Maria Teresa che già godeva molto credito ed era ricercato sui mercati orientali sostituendo al busto dellImperatrice il leone di S. Marco. Il tallero veneziano venne emesso in due differenti tipologie e venne impiegato fino alla caduta della Repubblica, anche se non riuscì ad eliminare in pieno quello imperiale come era nelle intenzioni dei veneziani. Il manoscritto è costituito dalle copie dei decreti indirizzati al Serenissimo Principe, firmati dai vari Inquisitori e dai Maestri di Zecca: riguardano il nuovo conio dalla decisione del Senato datata 3 Marzo 1755 fino allultimo decreto datato 1776 a firma di Alessandro Marcello 2do Inquisitor. Vi sono raccolti 48 decreti che riguardano lintroduzione del tallero dargento nella Repubblica Veneta, dal primo di questi che incarica il Signor Michiel du Buis, francese agli stipendi di S. A. Reale lInfante Duca di Parma, come direttore della nuova Zecca. Seguono tutti gli altri decreti che riguardano: le varie fasi per la costruzione della macchina per il conio, definizione dell impronto della nuova moneta, collocazione della macchina, la prima moneta che uscì dal torchio (5 Giugno 1756), gli avvisi al Bailo e alla gente da mar, limpiego del tallero sui vari mercati e sua fortuna. Si apprendono anche le prime difficoltà nella circolazione del tallero: non è ben accolta lofferta nei pagamenti di due terzi in talleri e un terzo in zecchini, vengono trovate le macchine in disordine (19 Settembre 1767), danno denunciato dai dacieri di Corfù, scoperto il Camocino appaltatore di estere Zecche, memoriali vari sui consegnatari di paste, risposta alla supplica di Santo Casari di Bergamo ed altre interessanti notizie. Perfetto stato di conservazione in bella grafia settecentesca.

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MANOSCRITTO DI NUMISMATICA, legato alla storia veneziana.
Esaurito