NEBULO NEBULONUM hoc est Jocoseria nequitia censura. Qua hominum scelestorum doli, fraudes, fallaciae & mores versuti vivis coloribus depinguntur, arique incisi publico aspectui exponuntur..

in-16, pp. 164, (2), 1 cb, leg. settecentesca cart. dec. L’opera si apre con un epigramma a Momo dio della burla, ed è l’adattamento del Flittner dell’opera tedesca di Thomas Murner Schelmenzuft edita nel 1513. Il libro del Nebulo ebbe successo ma nel secolo successivo fu posto all’Indice dei libri proibiti. Forse quest’autore fu anche il traduttore dell’edizione tedesca della Piazza Universale del Garzoni: certo è che si ispirò anche a quest’opera per comporre i 33 poemi in versi che costituiscono una parodia dei maggiori vizi e imbrogli del suo tempo, accompagnandoli da un pregevole apparato di illustrazioni in stile popolare e ironico. Per questo l’opera è nello stesso tempo un libro di emblemi molto curioso con allegorie dei cattivi costumi di ogni classe sociale: giuristi, religiosi, artigiani, commercianti, cortigiane, persino il diavolo.. Dif. al front. con piccola foderatura al margine interno, per il resto ottimo esempl. di opera non comune. [788]